
L’adolescenza è un periodo di profonde trasformazioni fisiche, emotive e psicologiche. Durante questa fase della vita, il ragazzo/a è alle prese con compiti di sviluppo e sfide significative legate all’identità, ad esempio diventare progressivamente indipendente emotivamente dai propri genitori, accogliere e integrare i cambiamenti del corpo, adesso potenzialmente generativo, giungere alla definizione del proprio sistema di valori e del proprio ruolo sociale. La sofferenza dell’adolescente può dipendere sia dalle esperienze pregresse sia dalle vicissitudini del presente, ovvero da un blocco o ritardo nella realizzazione degli obietti evolutivi.
Scopo principale dell’intervento di psicoterapia è promuovere il cambiamento e riattivare le risorse personali del ragazzo o ragazza per sostenerlo nel percorso di costruzione della sua identità.
Generalmente gli adolescenti manifestano il loro disagio attraverso sintomi di ansia, depressione, crisi di rabbia, comportamenti impulsivi, abuso di alcol e sostanze, problemi nelle relazioni interpersonali, difficoltà di adattamento a scuola e di apprendimento.
Il lavoro terapeutico aiuta l’adolescente a comprendere sé stesso, a migliorare l’autostima e a rafforzare le proprie risorse interiori, creando un ambiente sicuro dove poter esprimere liberamente paure, dubbi e desideri. Nello spazio di terapia con gli adolescenti, così come con gli adulti e i bambini, vige il segreto professionale a tutela della privacy del ragazzo/a e del rapporto di fiducia paziente-terapeuta (eccetto i casi di deroga al diritto alla riservatezza del minore verso i genitori nei casi in cui il figlio è a rischio per la sua o altrui incolumità). Il coinvolgimento dei genitori, in colloqui a loro appositamente riservati o in percorsi paralleli di sostegno alla genitorialità svolti da un altro specialista, è di fondamentale importanza per rendere più efficace l’intervento sull’adolescente.